Solares Alejandrina nasce nella Repubblica Domenicana nel 1973 in una famiglia di condizioni modeste, vive nell'isola caraibica fino al 1991 quando si trasferisce in Europa, inizia una serie di viaggi formativi e prosegue la sua ricerca artistica. Grazie ad una borsa di studio frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano (Italia) entrando in contatto con numerosi artisti, critici e filosofi, tra cui Francesca Alfano Miglietti, Remo Salvadori, Renata Boero, Vincenzo Ferrarri, Luca Beatrice, Maurizio Sciacaluga, Federico Ferrari, Umberto Chiodi, Carlo Bernardini, ecc., trovando generosità, disponibilità e partecipazione, intrattiene rapporti umani che hanno contribuito alla sua formazione.

Dal 1991 espone in numerose mostre personali e rassegne collettive in spazi pubblici e privati, le sue opere sono state esposte in Italia e all’estero. Attualmente vive e lavora a Quintano (CR) Italia.

Nel lavoro dell'artista l’attenzione ai movimenti estetici del novecento si coniuga a una riflessione sulla tecnica, i materiali e i supporti che ne definiscono un’originale poetica e uno stile personale che si protende al di là dai tradizionali schemi e portano l'artista a dar vita a opere nate dall'incontro tra tecniche antiche e moderne che talvolta si mescolano a supporti Multimediali.

Nel suo lavoro analizza un tema profondo e unitario le forme che assume la vita nel suo dilatarsi e organizzarsi, l’artista esplora le problematiche e le vicissitudini umane, il vissuto mostra mistero e complessità straordinaria ma anche minaccia, la vita potrebbe finire in un qualsiasi instante, nelle sue opere compaiono aspetti come la sofferenza umana, i patimenti, il dolore fisico e la precarietà della vita. La trama della vita è analizzata attraverso tre soggetti rintracciabili lungo il suo percorso artistico: il fenomeno, l'autoritratto e i ritratti, il racconto favolistico-fantastico (si tratta di scritti e componimenti che utilizza per creare i “Libri d'Artista” per i quali nutre un particolare interesse).

Lavora a questi temi impiegando diverse tecniche per esprimersi come: scultura, installazioni-installazioni site specific; video installazioni, video d'artista e sound art; performance, Azioni; incisioni (stampa calcografica) grafica sperimentale (ibridazioni); fotografia digitale (stampa su stoffa/carta); libri d'artista-opere verbo visuali/poesia visiva; opere pittoriche prevalentemente monocromatiche (supporti e materiali vari).

L'artista definisce la sua poetica con queste parole:  

Nel mio lavoro ho l'esigenza di porre elementi che nascono dal profondo del mio cuore perché penso che la vita sia il dono più prezioso che ci sia mai stato donato, in esso sono presenti anche il dolore e la sofferenza, elementi che vorremmo cancellare. Il mio lavoro si concentra su di essi e si scontra ogni volta con l'impossibilità di dare un significato al tormento, per questo motivo la mia indagine si è indirizzata su aspetti del quotidiano che spesso sono trascurati o poco percepiti, fenomeni, gesti e oggetti che sono il residuo o lo scarto.

Intendo il mio fare artistico come un processo che tendenzialmente s’identifica con la vita stessa, per questo motivo mi coinvolge per intero includendo il mio corpo sia come ossessione sia come esperienza da vivere. Spesso, infatti, i miei lavori partono da un punto di vista autobiografico, sono “autoritratti” e “ritratti”, impliciti o espliciti di stati emotivi e di coscienza che indicano, esplicitano, innescano processi già latenti in me per poi esplicitarsi anche al fruitore.

Senza alcun contrasto in egual misura esploro i principi che governano i fenomeni perché sono affascinata dalla complessità, dalle incongruenze, dalle incomprensibilità della realtà che mi circonda, per far ciò ricombino liberamente suggestioni (linguaggi), cercando di ridarle una forma e sensibilità (in tal senso nei miei lavori molto si svolge a un livello mentale) per far ciò lascio transitare senza un ordine logico interconnessioni simultanee di passato-presente, dentro-fuori, forma-contenuto, vicino-lontano, in modo rizomatico. Ogni progetto mi coinvolge a più livelli, il linguaggio è anche l'esito di una selezione tecnica ma che è dettata dal lavoro stesso, sono costantemente alla ricerca della sintesi ed efficacia formale sia attraverso una poetica visiva che una performativa relazionale, ciò che vorrei fare attraverso il mio lavoro è portare alla luce dimensioni nascoste o non percepibili dell'umano. Nei miei ultimi lavori ho introdotto il respiro, i graffi, i miei capelli, le impronte, le carezze e i baci.”

Il colore blu occupa da oltre dieci anni un ruolo importante e costante sia nel lavoro sia nella vita dell'artista, facendo parte del suo mondo poetico personale è motivo di costante approfondimento, in particolar modo, nell’opera pittorica.

L'artista definisce la propria scelta colorista con queste parole.

“I miei capelli blu sono il segno esteriore della mia consacrazione all’arte, il colore si colloca a livello della testa - delle idee. Ma è anche un modo per comunicare con gli altri uomini, per penetrare lo spazio comune.

Quando coloro un oggetto di blu è perché suppongo perfino che gli oggetti evochino (piuttosto che possederlo essi stessi) quel colore”. Il colore Blu è divenuto pregnante e attualmente caratterizza le mie opere, è al Blu che affido l'importante compito di farsi eco di quegli statuti per cui sento di non poter dare una spiegazione logica di ciò che percepisco o vedo di cui non posso che cogliere istintivamente uno stato parziale e frammisto ma che genericamente riconosco, io come anche gli atri almeno una volta lo abbiamo chiamato “mistero”.

In ambito pittorico ha sviluppato una personale ricerca incentrata sull’analisi, scomposizione, alterazione “reinvenzione” di forme fenomeniche, l'artista lavora senza bozzetto seguendo una sua progettualità di pensiero che si sostiene nell’intenzionalità, riuscendo a cogliere con precisione il momento giusto per lavorare, lasciando che il colore venga assorbito dalla superficie in maniera casuale successivamente lo interpreta fino a dar vita ad un mondo peculiare dove la macchia è capace di autodeterminarsi e determinare. Lavora con materiali instabili, la materia pittorica a contatto con l'umidità, la luce e l'atmosfera potrebbero schiarire o sciogliersi, partecipando a creare “il climax” dell'opera perché dotati d’instabilità e precarietà.

L’artista ha eliminato nel suoi lavori la cornice ma anche il telaio e dipinge sulla tela senza utilizzare alcuna preparazione.

Su queste ricerche l'artista ha incentrato le sue ultime esposizioni personali.

 

Alejandrina Solares è nata nel 1973 a Jarabacoa Rep. Dominicana dove è vissuta fino al 1991, attualmente vive e lavora in Italia. Si forma all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano è un artista poliedrica che utilizza diversi tipi di tecnica e materiali per sviluppare la sua ricerca artistica concettuale incentrata su un tema unitario, le forme che assume la vita nel suo dilatarsi e organizzarsi, percepita come mistero e complessità straordinaria ma che potrebbe finire in un qualsiasi instante. L’artista nel suo lavoro esplora e indaga attraverso aspetti come la sofferenza, il dolore e la precarietà, problematiche e vicissitudini umane che compaiono nelle sue opere sopratutto attraverso tre soggetti rintracciabili ciclicamente lungo tutto il suo percorso artistico: il fenomeno, l'autoritratto ed i ritratti, il racconto favolistico-fantantisco (si tratta di scritti e componimenti che utilizza per creare i “Libri d'Artista” per i quali nutre un particolare interesse).

Attualmente il monocolore è parte caratterizzante della ricerca dell’artista che affida al Blu l'importante compito di farsi eco di quegli statuti per cui sente di non poter dare una spiegazione logica di ciò che percepisce o vede di cui non può che percepire istintivamente uno stato parziale e frammisto ma che genericamente riconosce, lei come anche altri almeno una volta lo hanno chiamato “mistero”. Il colore blu è motivo di costante approfondimento e fa parte di una ricerca di progetto più ampia che vuole attraverso l’analisi, scomposizione, alterazione “reinvenzione” di forme fenomeniche, dare vita a un mondo peculiare dove il colore è capace di autodeterminarsi e determinare.

“Intendo il mio fare artistico come un processo che tendenzialmente si identifica con la vita stessa, per questo motivo mi coinvolge per intero includendo il mio corpo sia come ossessione che come esperienza da vivere”. Spesso infatti i miei lavori partono da un punto di vista autobiografico, sono “autoritratti” e “ritratti”, impliciti o espliciti di stati emotivi e di coscienza che indicano, esplicitano, innescano processi già latenti in me per poi esplicitarsi anche al fruitore. Senza alcun contrasto in egual misura esploro i principi che governano i fenomeni perché sono affascinata dalla complessità, dalle incongruenze, dalle incomprensibilità della realtà che mi circonda, per far ciò ricombino liberamente suggestioni (linguaggi), cercando di ridarle una forma e sensibilità (in tal senso nei mie lavori molto si svolge a un livello mentale) per far ciò lascio transitare senza un ordine logico interconnessioni simultanee di passato-presente, dentro-fuori, forma-contenuto, vicino-lontano, in modo rizomatico. Ogni progetto mi coinvolge a più livelli, il linguaggio è l'esito di una selezione tecnica dettata dal lavoro stesso, sono costantemente alla ricerca della sintesi ed efficacia formale sia attraverso una poetica visiva che una performativa relazionale, ciò che vorrei è portare alla luce dimensioni nascoste o non percepibili dell'umano.

 

Breve biografia

Alejandrina J. Solares

Jarabacoa, Repubblica Dominicana 1973     

Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dal 1991 inizia la sua ricerca artistica in Europa, iniziando una serie di viaggi formativi e proseguendo la sua ricerca artistica. In occasione del suo prolungato soggiorno in Italia incontra e frequenta artisti e docenti, intrattenendo rapporti che contribuiscono alla sua formazione.

Il suo lavoro analizza un tema profondo e unitario le forme che assume la vita nel suo dilatarsi e organizzarsi, il lavoro dell’artista esplora problematiche e vicissitudini umane, il vissuto mostra mistero e complessità straordinaria ma anche minaccia, la vita potrebbe finire in un qualsiasi instante, nelle sue opere compaiono aspetti come la sofferenza umana, il dolore fisico e la precarietà dell’essere. La trama della vita è analizzata attraverso tre soggetti rintracciabili lungo il suo percorso artistico: il fenomeno, l'autoritratto ed i ritratti,il racconto favolistico-fantantisco (si tratta di scritti e componimenti che utilizza per creare i “Libri d'Artista” per i quali nutre un particolare interesse). L'artista crea opere poliedriche, utilizzando diverse tecniche e materiali da vita ad opere sperimentali nate dall'incontro tra tecniche antiche e moderne che talvolta si mescolano a supporti Multimediali.

Realizza: libri d'artista-opere verbovisuali-poesia visiva; scultura, pittura, disegno, installazioni-installazioni site specific; video installazioni, video d'artista e sound art; performance, Azioni; incisioni (stampa calcografica) grafica sperimentale (ibridazioni); fotografia digitale (stampa su stoffa/carta). Negli ultimi anni l'artista lavora creando opere monocromatiche di colore blu.

Attualmente vive e lavora a Quintano (CR) Italia. Le sue opere sono state esposte in Italia e all’estero.