MOSTRA COLLETIVA PRESSO L' AZ. PERUSSINI AD UDINE 2012

LIBRO D'ARTISTA "TRE FIUMI"

 ESPOSTO NELLA  - ExCHIESA DI S. CARPOFARO 2007 BRERA-

 

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Ho i fiumi dentro, per questo li voglio analizzare, ad esempio la lettera “m” è come un’onda d'urto, mi porta parole come: memoria, malattia, mare, madre.


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L’archetipo dell’acqua, l’acqua profonda ci fa paura, è difficile affrontare l’acqua che abbiamo dentro, l’universo”

Solares

 

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Nel lavorare con l’acquarello ho trovato qualcosa di bello e vivo che è dentro di me”


A. Solares


 

Solares Alejandrina Josefina, Libro d’Artista-Libro Impossibile “Tre Fiumi”, 2006, unico esemplare, copertina in gomma trasparente e titolo inciso con sgorbie e fuoco, testo e immagine in carta da riso giapponese seiden-kokon 35gr e acquarello blu green 707, libro aperto cm100 x 43, Contenitore in plexiglas cm 105 x 46 x 7h. Video installazione 1min. 11 secondiDescrizione dell'opera: Questo libro è composto da una raccolta di pagine dipinte con l'acquarello, in ogni pagina compaiono immagini e testi. Si tratta di testi illeggibili e di immagini che riconducono ai corsi dei fiumi “mappe geografiche” che l'artista ha ricostruito a memoria. Il libro è accompagnato da un video sul fiume. Il libro si presenta al fruitore aperto ma è rinchiuso all'interno di un contenitore in plexiglas, sigillato è riempito d’acqua dolce. Il libro immerso nell’acqua è destinato lentamente a disgregarsi ma non a scomparire del tutto. Un libro impossibile, l’osservatore si trova nella impossibilità di leggerlo o di sfogliarlo ed infine di vederlo, ciò può creare un senso di disagio ma allo stesso tempo si presenta misterioso e inafferrabile.Con questo racconto lascio affiorare una re-interpretazione della mia città natale, la mia infanzia e i miei ricordi sono cui visti attraverso la presenza dei tre fiumi di Jarabacoa. “Ho i fiumi dentro, per questo li voglio analizzare, ad esempio la lettera “m” è come un’onda d'urto, mi porta parole come: memoria, malattia, mare, madre”. Titolo “Tre Fiumi” Questo libro è composto da una raccolta di pagine dipinte con la tecnica dell'acquarello e da un racconto di Alejandrina Josefina Solares. Si tratta di una re-interpretazione della mia città natale, la mia infanzia e i miei ricordi sono qui visti attraverso la presenza dei tre fiumi di Jarabacoa.Il ricordo del fiume prende corpo e si fa immagine attraverso l’uso dell’acquarello, la macchia d’acqua diviene metafora della mia vita ed è memorie degli uomini che vissero attorno al corso d’acqua. Il libro si presenta al fruitore aperto ma è rinchiuso all'interno di un contenitore in plexiglas, sigillato è riempito d’acqua dolce.. Il libro immerso nell’acqua è destinato lentamente a disgregarsi ma non a scomparire del tutto, divenendo un mezzo per evocare “altro”. Il libro è composto da testi ed immagini. Si tratta di testi illeggibili e di immagini che riconducono ai corsi dei fiumi “mappe geografiche” che l'artista ha ricostruito a memoria,. Immagini e testo sono da considerarsi come metafore della anima.

LIBRI D'ARTISTA

OPERA LIBRO D'ARTISTAOpera; pozzanghera Anno: 2012 Tecnica sperimentale pennarello lavabile su album fotografico, DimensioneDescrizioneIl concetto generale del volume è anche cui il fenomeno ma si è sviluppato con l'uso di in un mezzo NUOVO SPRIMENTALE “il palloncino gonfio di fiato” i segni che l'artista ripone stampati al palloncino sulla carta sono tutti al rovescio, all'interno del volume illustrazioni e poesia visiva, sia il segno che la scrittura si fanno ornamento, fregio, disegno e grafito contemporaneo.L'artista recupera la tradizione di decorare l'album fotografico (vedi )usa la carta e il formato degli album, si tratta di un'opera policroma con testi di poesia visiva elaborati in digitali impiegando tipologia di caratteri e dimensioni diversa e poi stampati con stampante al laser.L'artista illustra un suo racconto sviluppandolo attraverso mezzi diversi. Usa un metodo di stampa di sua invenzione che ha chiamato “al palloncino” il metodo di stampa sperimentale consiste nel trasferire i di-segni che l'artista ha fatto su di un palloncino pieno di fiato e poi riporli direttamente sulla carta, si tratta di segni che evocano una enigmatica scrittura. Con il palloncino Solares sente di avvicinarsi a una scrittura che ha un senso profondo e segreto che va oltre il lessico, è parola ma anche immagine è un lavoro che abate i confini e non c'è differenza tra le parole e i segni.Usa i testi di poesia visiva stampati su carta da lucido ma di difficile o impossibile lettura.All'interno l'artista inserisce una suite di fogli sciolti con il racconto scritto. Si tratta di un unico esemplare. Colophon firmato dall'artista

OPERA LIBRO D'ARTISTA Solares Alejandrina Josefina, “Pelle”, 2011-12, libro d'artista, pennarello lavabile, album fotografico, carte di differenti tipologie e grammatura, elaborazione grafica dei testi, fiato d'artista, saliva-fluido corporeo, impronte delle dita, carezza, Stampa “al palloncino” sperimentale, testi stampati con stampa al laser, opera policroma, un unico esemplare, colophon firmato dall'artista, suite di fogli sciolti con il racconto scritto, Dimensione

OPERA LIBRO D'ARTISTA

C'è stato un tempo in cui gli alberi parlavano un linguaggio comprensibile a tutti gli animali che popolavano la terra.Avvenne un giorno che un ragazzo ideò di poter cambiare il mondo. Era molto giovane e ricco d'immaginazione e voleva fare qualcosa di nuovo-unico-diverso, che non fosse mai stato fatto da nessun altro uomo.Questo uomo anche se era senza occhi riusciva a vedere, perché era in grado di unire tutte le emozioni che gli altri sensi le offrivano fino a formare una immagine interna molto precisa delle cose, ciò che vedeva era l'apparire della verità delle cose, qualcosa di simile a un lampo. In un istante disse a se stesso: “Io vivo in verticale e gli alberi in orizzontale, creerò un albero verticale, userò il mio corpo per sostenere il molle albero”.È difficile dire perché quel primo uomo si vole unire a un albero: forze lo osservo o per tutto quel tempo lo studio ma magari più semplicemente mangio il suo oggetto.L'albero era felice della sua nuova condizione e per ringraziare e onorare l'uomo se impresse sulla corteccia i segni di espressione e le rughe dell'uomo.Si videro molti uomini che cominciavano ad avvolgersi agli alberi e piano piano si costituì una curiosa foresta di uomini-albero.

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