CORTOMETRAGGIO MULTISALA CREMA-2011
OPERA CORTOMETRAGGIO
Solares Alejandrina Josefina, 2011, Opera Cortometraggio, Titolo Ipnotransognatore Anno 2011 Durata circa 8 minuti
Un tentativo di materializzare una realtà interiore come il sogno, operata attraverso la manipolazione del video.
Creo una vicinanza con la realtà-mondo onirico.
Il cortometraggio è stato presentato in occasione di “OFF” Offanengo FILM FESTIVAL, presso “La Multisala” di Crema, la sala del Teatro di Offanengo e la Sala della Biblioteca di Offanengo, Crema, 2011
TRAMA
NELLA STORIA L'UOMO HA CERCATO CiO' CHE E' FUORI DI SE MA ANCHE CIO' CHE E DENTRO DI SE, LA CURIOSITA' LO HA SPINTO HA INDAGARE LA PROPRIA PARTE ONIRICA E HA ATRIBUITO SIGNIFICATI AI SUOI SOGNI.
L'UOMO E TUTT'ORA CURIOSO DEI PROPRI SOGNI E SI INTERROGA ANCHE SU CIO' CHE SOGNANO GLI ALTRI, L'ATTIVITA' ONIRICA HA SPINTO FILOSOFI, STUDIOSI ED ARTISTI ALLA INDAGINE DEL SOGNO.
L'ART HA GiA' CONQUISTATO I NOSTRI SOGNI PRODUCENDO UN CONGEGNO IN GRADO DI DIS-VELARLI. ORA POSSIAMO GODERNE LA VISIONE DA SVEGLI RIVEDENDOGLI E CONDIVIDENDOLI.
L'IPNOTRANSOGNATORE E' UNA REALTA', SONO STATI REGISTRATTI I PRIMI SOGNI.
IL MECCANISMO CONSISTE NELL'INDOSSARE DELLE CUFFIE QUESTE INNESCANO ONDE DI LUCE CHE FANNO PARTIRE LA SEMPLICE APPARCCHIATURA CHE “CATTURA IL SOGNO”, LE IMMAGINI RIMANGONO IMPRESSE, COSI' SONO ELABORATE E ARCHIVIATE, INFINE IL SOGNO E' RESSO DISPONIBILE PROIETTANDOLO...
L'IDEA E' NATA DOPO CHE L'ARTISTA AVEVA CREATO E SPOSTO NELLA CITTA' DI LAINATE (MILANO) LA SUA OPERA IPNOTRANSOGNATORE.
VIDEO PERFORMANCE 1 - PERFORMANCE 2
Video performance
Opera Performance 1 - Performance 2
videoinstallazione in loop e sonoro. Proiezione su parette
anno la performance è del 2008, il montaggio video e finito nel 2011
Durata 2 minuti circa
dimensioni proiezione in scala reale
Descrizione l'artista si autoriprende con una videocamera, realizza una videoperformance, il tema è l’autoritratto.
L'artista dal 2000 realizza alcune esperienze di montaggio e manipolazione del video usando come materiale video il proprio corpo, sono autoregistrazioni che sfociano in videoperformance. Realizza il montaggio del video e del suono-rumori.
In questo periodo (2008) lavora soprattutto alla scultura realizzando installazioni e attraverso la videoinstallazione, sono opere in cui l’artista desidera coinvolgere sensorialmente, in modo da far percepire al fruitore la propria realtà emotiva.
Realizza autoritratti e ritratti (ma perde d’interesse nella rappresentazione del soggetto perchè entrano in campo parole come morte, dolore, sofferenza, malattia, sopravvivenza, tempo) e da vita alle proprie ossessioni (psicologiche), alla paura della morte, mette in scena un corpo trasmutato assente, un corpo residuale, che parla di ossessioni umane.
Arrivando a realizzare lavori come questo dove l’opera ha una funzione (di doppio) di sostituto del corpo o di parti del corpo.
Still da Performance 1
VIDEO INSTALLAZIONE AMBIENTALE
OPERA Video
Opera TO-MI
video loop e sonoro
videoinstallazione ambientale immersiva
proiezione video su tappeto di gomma piuma posizionato sul pavimento
anno inizio del lavoro 2008. Montaggio video 2011
Durata 3 minuti circa
dimensioni in scala su pavimento
Descrizione (l'illusione si crea quando il fruitore percorre un corridoio buio per farlo cammina su un pavimento ricoperto di uno strato alto di gomma piuma, sulla gomma è proiettato il video, gli elementi concorrono a creare l'effetto d'instabilità).
L'artista lavora alla videoinstallazione pavimentale TO-MI la volontà è quella di creare un coinvolgimento sensoriale provocando un senso di disaggio, causato dalla perdita di stabilità, un brivido ci percorre come quando sentiamo le scosse di un terremoto. Questo lavoro nasce dagli elaborati del video “giungla metropolitana”, il tema è mutato in autoritratto
OPERA VIDEO INSTALLAZIONE
OPERA VIDEO INSTALLAZIONE
Solares Alejandrina Josefina, Video proiezione, video, colore, sonoro, rumori, Dimensioni variabili, Anno: 2006-07 “ La goccia che sale”, Dimensioni variabili, 1 minuto
Descrizione: Il lavoro parte da una storia di Dino Buzzatti, narra la storia di una goccia che sfidando la gravità “sale”. Il video propone una miscela di realtà e fantasia, per chiudersi con sequenze che rimandano a forme liquide, cascata, eruzione, missile, big ben. Le immagini provengono dalle riprese fatte dall’artista nella sua abitazione e dalla ripresa di effetti grafici prodotti dal computer durante la riproduzione audio di suoni dell’acqua. Il sonoro è frutto di collage musicali e rumori registrati con il cellulare,poi rielaborati al computer.
Alejandrina Josefina Solares
Titolo: La goccia che sale
Genere: video
Anno: 2006-07
Durata: 1 minuto
Genere: video, colore
Audio: sonoro, rumori
Dimensioni variabili
Descrizione:
Dal racconto letterario al racconto attraverso l’immagine cinetica e il suono, il lavoro è risultato di una commistioni di linguaggi.
Il progetto di questo lavoro parte da una storia di Dino Buzzatti e narra la storia di una goccia che sfidando la gravità “sale”.
Il video crea nell’osservatore attraverso la manipolazione dell’immagine e l’atmosfera prodotta una situazione di coinvolgimento, l’osservatore si interroga e nello stesso tempo percepisce il mistero, l’ansia e l’attesa di un evento.
Il video ci pone davanti al mistero attraverso una miscela di realtà e fantasia.
Il video si chiude con sequenze che rimandano a forme liquide, cascata, eruzione, missile, big ben.
Questo lavoro si collega alla tradizione surrealista del Novecento.
Il video è trattato con distorsioni, ibridazioni e mutazioni. Le immagini provengono dalle riprese fatte direttamente dall’artista nella sua abitazione. Altre immagini sono frutto di riprese video fatte direttamente dall’artista riprendendo effetti grafici prodotti dal computer durante la riproduzione audio di suoni dell’acqua.
Il sonoro è frutto di collage musicali insieme a rumori registrati con il cellulare e rielaborati al computer.
Il montaggio è realizzato con windows movie marke, power director e mediashow.
OPERA VIDEO INSTALLAZIONE
Solares Alejandrina Josefina, video installazione, sonoro, loop “Ipnotransognatore”, 2007, 2 valigie (1 valigia in cartone, rivestita in cera e pigmento;1 valigia in cartone dipinta contenente all'interno meccanismi elettrici isolati, led, schermo tv, Dimensioni variabili
Descrizione dell’opera.
Una valigia trasmette frame di sogni attraverso una proiezione video, la valigia è colpita dalla luce del proiettore creando un’ombra sul muro retro stante, l’ombra diviene una porta aperta dove in un continum il sogno prosegue svolgendosi in uno spazio illusorio.
Avvolta nell’ombra si cela la seconda valigia, che può essere utilizzata dall’osservatore essendo un fantastico meccanismo atto a leggere i sogni. Quando il visitatore indossa le cuffie s’innesca il meccanismo in grado di leggere i suoi sogni, i sogni registrati vengono rielaborati ed archiviati e successivamente verranno proiettati.
Autore: Alejandrina Josefina Solares
Titolo: Ipnotransognatore
Tecnica: installazione Video proiezione, audio.
1 valigia in cartone, rivestita in cera e pigmento.
1 valigia in cartone dipinta, al suo interno contiene meccanismi elettrici isolati, led, schermo.
Dimensioni: Variabili
Descrizione dell’opera.
Una valigia trasmette frame di sogni attraverso una proiezione video, la valigia è colpita dalla luce del proiettore creando un’ombra sul muro retro stante, l’ombra diviene una porta aperta dove in un continum il sogno prosegue svolgendosi in uno spazio illusorio.
Avvolta nel mistero nell’ombra si cela una seconda valigia, che può essere utilizzata dall’osservatore. Quando il visitatore indossa le cuffie s’innesca un meccanismo in grado di leggere i suoi sogni, i sogni registrati vengono rielaborati ed archiviati e successivamente verranno proiettati.
Istruzioni per l’uso
1- Togliere le cuffie dal gancio. Mettere le cuffie.
2- Premere ON.
3- Aspettate che il lettore cominci ad elaborare. Il tempo d’esposizione è facoltativo.
4- Alla fine riporre le cuffie nel gancio.